Festa in maschera


L’Oasis è cambiato: non è più il posto che è stato seppur per un breve tempo, pieno di musica, alcolici, luci e colori; la spensieratezza che in una minima parte poteva restituire agli abitanti della Desert, rinfrancante come un oasi in mezzo al nulla, è diventata solo un ricordo.

Rimangono le immancabili macerie e in mezzo ad esse, anzi che i chiassosi e allegri individui che usavano quello sconquassato cinema come svago, ci sono le maschere.

Sono figure cupe grottesche e feroci; viene quasi da paragonarle ai personaggi di quel racconto di Poe; qualcuna ha la suit più impegnata di qualcun altra, altre invece sono in abiti civili ma non per questo meno pericolosi, una su tutte troneggia nella terribile shell di metallo. Tutti si radunano parlando tra di loro come i cospiratori prima di un golpe, o i cultisti nell'atto di celebrare una messa nera.

Discutono di collaborare, discutono di come far fronte ad una crisi che li vede in minoranza, di sopravvivenza, di rancori vecchi e nuovi e di morale; quest’ultima non è condivisa da tutti: ognuno ha la propria visione, così come logicamente alcune di quelle bestie sanguinarie vanno a beccarsi, per orgoglio, per dimostrare supremazia, come maschi del branco perennemente in competizione. Non si sfiora mai la lite; alla fine il fronte comune la vince sull'astio e sulla superbia mentre quelli più bravi con le parole fanno in modo che così rimanga, trovando in verità ben poca resistenza a riguardo.


La scena in alcune parti fa perfino sperare e mentre il conciliabolo va avanti Lich quasi si sente fiducioso, si sente di potersi abbandonare alla sicurezza della quale non si è fidato tanto tempo; se ne rende conto dal momento in cui i violenti sguardi dei presenti, pregni di concordia, gli collidono addosso. Per un solo istante cala la sua guardia, prima di sentire nuovamente la vertigine stringergli la bocca dello stomaco e arrampicargli un brivido lungo la schiena. L’attimo dopo, nonostante abbia incoraggiamenti per tutti e annuisca e supporti i discorsi di altri suoi pari, non può fare a meno di ricordare la fine della storia e per questo ravvedersi:


la Morte Rossa, con la sua maschera cadaverica, già punta per unirsi alla festa e richiedere a tutti il suo sanguigno, crudele, tributo.


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